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La Storia

Il Cilento attraversa numerosi comuni della costa e dell'entroterra, da Agropoli (roccaforte dei pirati saraceni), a Sapri e poi ancora verso l'interno, al confine con la Basilicata. Oltre a tanti luoghi di interesse paesaggistico, come il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, secondo Parco Nazionale più esteso d'Italia riconosciuto patrimonio dell'Umanità dallo UNESCO, il monte Gelbison, i fiumi Alento e Calore e l'oasi di Persano, si trovano anche testimonianze archeologiche, artistiche e culturali di rilievo. Dagli spettacolari  scavi di Paestum, con i suoi poderosi templi, a quelli di  Velia , al Museo del mare di Pollica, dai luoghi di culto come il Santuario di Capaccio ai mulini ad acqua di Vibonati, alla Certosa di Padula.

Questa è una delle zone più ricche di bellezze paesaggistiche, dove la natura appare spesso incontaminata nel suo splendore, con affaccio mozzafiato sul mar tirreno: Ascea, Palinuro, marina di Camerota, etc.). I vitigni locali, introdotti ad Elea ed a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima della zona le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità.

Si ottengono vini di eccellente qualità, che si abbinano perfettamente alla cucina tipica cilentana, povera, semplice, ma gustosissima.

Altra richezza del territorio sono gli Ulivi, in particolare la "Pisciottana", secolare e originale cultivar, tipica e caratteristica del Cilento, soprattutto di  Ascea e Pisciotta. L'olio da essa prodotto e' un concentrato di vitalità, speciale sia dal punto di vista organolettico che nutrizionale, alla base della vera DIETA MEDITERRANEA.

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